Wild Italy 2 è la seconda serie di documentari , scritti e diretti da Francesco Petretti, in collaborazione con la RAI e trasmessi da Rai5 (canale 23).
Con i dati più aggiornati, frutto del lavoro delle equipes universitarie che si dedicano allo studio della Biodiversità italiana, sono affrontati i cambiamenti a livello naturalistico che si stanno verificando nel territorio nazionale che comportano da una parte l’estinzione di alcune specie, dall’altra l’incremento di molte forme di vita che in alcuni casi diventano anche invasive.
Vulcani ancora attivi che cancellano mondi e ne creano altri, fiumi che scavano canyon ed esondano in pianure, campagne che vengono abbandonate dopo essere state coltivate per secoli.
Il paesaggio italiano sta subendo radicali trasformazioni che hanno un impatto epocale sulla vita animale e vegetale.
I boschi avanzano e creano una nuova regione di pini, faggi e querce, abitata da grandi predatori.
Castelli in rovina e villaggi ormai deserti si popolano di piante e animali. Ci sono più lupi, cervi e orsi sulle Alpi oggi di quanti ce ne fossero due secoli fa. Uccelli considerati estinti riemergono dal passato, animali domestici, abbandonati a se stessi, tornano a lottare per sopravvivere, e quelli selvatici fingono di essere docili pets per vivere accanto agli uomini. Piante e animali alieni,
provenienti da mondi lontani, si fanno largo ai danni delle specie indigene:ci aspetta un futuro con piranhas in agguato nei fiumi, gamberi killer nei laghi, pappagalli nelle città.
Uno scenario anni fa inimmaginabile, che cambia giorno dopo giorno e del quale, soprattutto, non si vede la fine.
- Il ritorno degli uccelli
- Le Alpi tornano selvagge
- La goccia che scava la roccia
- Una terra di vulcani
- Fra le antiche mura
- Ritorno alla vita selvaggia
- L’invasione aliena
6 Commenti
Giovanni Catalani
Li vedrò tutti.
Andrea
Sig. Petretti,
sinceri complimenti per questi interessanti documentari.
Le cose peró che mi lasciano alquanto perplesso sono l’orario (incompatibile con i piú comuni orari di lavoro) ed il canale (super secondario) utilizzati per la loro messa in onda da parte della rai. Questi documentari meriterebbero ben altro spazio (li vedrei bene ad esempio come documentari di apertura della nuova stagione di Quark) per consentire a tanta gente interessata alla natura di conoscere meglio cosa cela il nostro bel Paese. Solo grazie al servizio “rai replay” sto riuscendo a vedermeli tutti, altrimenti me li sarei sicuramente persi.
Andrea
Francesco Petretti
Gentile Andrea,
molte grazie per i suoi commenti. Sono comuqnue felice che la nostra RAI abbia riservato spazio e attenzione a queste tematiche e poi RAI5 sta crescendo rapidamente e si candida a diventare un canale di cultura non solo artistica e umanistica, ma anche scientifica. Crediamoci tutti un po’.
Cordialmente
Francesco Petretti
michele giannini
Bellissimi documentari Sigg, Francesco Petretti,
un prodotto attuale, innovativo, moderno e chiarissimo.
Wild Italy 3 – il mare sotto le onde è a mio avviso uno dei più bei documentari che ho visionato negli ultimi anni, e ritengo che il suo valore didattico ed educativo sia notevole.
Belle riprese effettuate e montate con la semplicità di chi ama il mare e la natura e desidera renderne partecipi tutti.
Molto belli, più in generale, quelli dedicati all’ambiente marino e sarebbe davvero interessante sapere qualcosa di più sulla loro realizzazione tecnica e sui luoghi oggetto di ripresa subacquea.
Le invio i miei complimenti e quelli dei soci della mia associazione di subacquei appassionati di foto-video sub . che spero Lei voglia girare anche al suo staff.
Raccontateci di voi…ne saremo davvero lieti !!!
Buon mare
Istruttore fotosub Michele Giannini
Delfino diving club – Bari
Alberto Bezzi-Angelini
sarebbe possibile riceverli tutti anche pagando, sono insegnante in Alto Adige nelle scuole tedesche e sarebbero molto utili.
Intanto i miei complimenti
Alberto
Luigi Bonati
Spett.le redazione RAI 5
dopo aver visto questo ultimo odierno sono rimasto perplesso circa le motivazioni per cui le specie si stanno rarefacendo se non estinguendo . il presentatore non ha fatto cenno .alcuno sulla predazione iretta che l’uomo.esercita sull ecosistema attraverso la caccia. ci sono studi osservazioni e relazioni approfondite sul tema che appunto sono state disattese. gli uccelli da noi si riproducono partono e non ritornano perché durante il viaggio.somo.massaacrati in ogni dove dall ‘ Italia all’ Egitto dalla Spagna Francia al Libano Siria Iraq. ci sono foto e video sul massacri calcolati in CD tonaca di milioni ogni anno però il relatore conforme alla rasdi più idonea non accenna alcun che …chissà perché….