Non potrebbe esistere prato o pietraia di alta montagna senza i culbianchi. Quando si arriva in alto e si cammina guardando più la punta dello scarpone che il paesaggio, perché la stanchezza si fa sentire,
un fischiettio sommesso ci fa capire che siamo arrivati nel territorio di una famiglia di culbianchi. Maurizio Passacantando, il bravo naturalista e fotografo aquilano che percorre in lungo e in largo il Gran Sasso, ha ritratto tutta la famiglia: il maschio nel suo piumaggio ancora smagliante, la femmina, sobria ma elegante, il giovane con l’aria un po’ stropicciata.
I culbianchi, come i fringuelli alpini, vivono in alta montagna, ma a differenza di questi compiono una vera migrazione e grazie ai dati raccolti dallo Snowfinch Group guidato da Eliseo Strinella, sappiamo che vanno a svernare in Africa a sud del Sahara e che tornano ogni anno, con commovente fedeltà e precisione, a fare il nido sotto lo stesso sasso di Campo Imperatore, anche per cinque o sei anni di seguito.
(Francesco Petretti)