BIOQUIZ
Una ghiandaia marina con una delle sue prede abituali in questo periodo. Chi è in grado di dirmi il nome del piccolo insetto nel becco di questo magnifico esemplare? Anzi, visto che ci siete, anche delle altre due prede nel becco degli altri esemplari.
La risposta entro una settimana da oggi!
R
nelle immagini appare la ghiandaia marina con un Decticus albifrons nel becco, ortottero ensifero di grande taglia. Poi una cicala, per l’esattezza Cicada orni e infine, nel primo piano, Eupholidoptera tirrenica, abitante dei cespugli di rovo.
La ghiandaia marina è stata fotografata da Maurizio Passacantando, naturalista e fotografo aquilano, per l’occasione in missione nella Maremma laziale.
A lui devo le altre immagini di questo reportage.
In alcune si vede la ghiandaia marina con in becco materiali insoliti: una chiocciola e un pezzetto di creta. Ne parlavo ieri con Maurizio, in occasione dello Snowfinch Day a Campo Imperatore, e abbiamo pensato che la creta potrebbe essere un materiale inerte utilizzato dagli adulti per tappezzare il nido e mantenere un minimo di igiene, dal momento che i nidiacei fanno la loro popò all’interno della cavità occupata dalla coppia.
Le ghiandaie marine un tempo erano più rare nella Maremma toscana e laziale: negli ultimi dieci anni hanno conosciuto un discreto incremento , soprattutto nel parco della Maremma (Grosseto) dove hanno occupato i nidi artificiali messi da Anselmi e da altri operatori dell’area protetta , e nelle aree aride e pietrose dell’Alto Lazio dove hanno invece occupato i nidi artificiali messi sui tralicci dagli esperti di Ornis italica .
L’ornitologo Angelo Meschini, coordinatore del gruppo Coracias, sta organizzando un meeting sulla specie. Sarà un meeting color turchese lapislazzulo, i magnifici colori del piumaggio di questo elegantissimo, vocifero e acrobatico abitante delle nostre campagne aride e assolate.