pulcini di falco pellegrino, a Roma, fra un tappeto di piume di piccioni e di altri
uccelli catturati dai genitori
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I colombi, che sono più noti come piccioni, non piacciono molto.
Sono invadenti, si posano sui tavolini dei bar all’aperto, con il loro guano sporcano strade e monumenti, tanto che in molti parchi archeologici sono stati assoldati addirittura falconieri con i loro rapaci, per mettere a dura prova i nervi dei colombi abituati a fare il nido fra mura e colonne antiche.
Eppure dietro il piccione sporco e fastidioso di città si nasconde un animale notevole, come aveva capito lo stesso Charles Darwin, il padre della teoria dell’evoluzione, che fu un profondo conoscitore degli uccelli e un provetto allevatore di questi animali. Anche attraverso la selezione artificiale, a lui e ai suoi predecessori ben nota, fu in grado di ricostruire i meccanismi che operano in natura sulle popolazioni selvatiche .
Darwin si dedicò in particolare ai colombi, di cui fu un eccezionale ed appassionato allevatore: ne individuò e selezionò molte varietà, alcune importanti per l’alimentazione dell’uomo, altre per la bellezza del piumaggio come questi esemplari .
La forma selvatica originaria da cui derivano tutte le razze di colombi domestici è il colombo torraiolo, caratterizzato dal piumaggio di color grigio con due striature nere sulle ali e una macchia bianca alla base del groppone .
Di tanto in tanto fra i figli di animali che presentano i caratteri puri, si riscontrano piumaggi e altri aspetti diversi, frutto di mutazioni genetiche. Facendo accoppiare fra di loro gli individui portatori di questi caratteri si arriva ad ottenere linee pure di animali ben distinti dai genitori e tutto questo nell’arco di poche generazioni
Ecco quindi che i colombi diventano particolarmente grandi se devono essere utilizzati come animali da carne.
Un gruppo particolare di colombi venne selezionato per ottimizzare la sua capacità di volo e orientamento, si tratta dei colombi viaggiatori, animali dotati di un eccezionale capacità di orientamento
Utilizzati dagli antichi popoli della Mesopotamia e dell’Egitto, i colombi viaggiatori hanno svolto un regolare servizio postale per molte nazioni fino ad alcuni anni fa e sono stati utilizzati ampiamenti nella Grande Guerra, per portare messaggi e dispacci fissati alle zampette.
Dovevano solo temere il loro grande nemico: il falco pellegrino, abilissimo predatore di questi uccelli.
I colombi viaggiatori hanno una spiccata fedeltà per la loro colombaia, della quale memorizzano la posizione in base alla posizione del sole, per cui, portati anche a grande distanza, riescono a ricostruire nel loro piccolo ma evoluto cervello la rotta necessaria per tormare alla colombaia. Una dote eccezionale che gli uomini, attraverso la selezione artificiale, hanno migliorato e tratto a proprio vantaggio.