Buongiorno,
Sono un ragazzo che da quest’anno farà medicina veterinaria. Il mio sogno sarebbe lavorare con gli animali selvatici( nei diversi Cras in Italia o all’estero come per esempio in Africa) e nella loro conservazione e tutela. Ho visto che la specialistica in etologia è solo possibile all\’estero mentre in Italia ci sarebbe la specialistica in animali esotici. Inoltre altro settore che mi affascina è la ricerca.
Mi saprebbe consigliare?
Anche perché molti mi dicono che se andrò a fare la magistrale in Veterinaria sarò obbligato a lavorare esclusivamente con animali d\’affezione o da reddito. In attesa di una vostra risposta,p orgo i miei cordiali saluti Andrea Caro Andrea,
leggi anche la lettera che segue che avevo scritto per un tuo collega.
Oggi il veterinario può essere un importantissimo elemento nei progetti di conservazione. Ho conoscenti e amici veterinari che lavorano su lupi, orsi, cervi, aquile… nei parchi nazionali e fanno un lavoro splendido a contatto con le popolazioni selvatiche. Le opportunità sono molte, specializzati nelle discipline e nelle sedi dove operano gruppi di lavoro che si occupano di fauna selvatica (Camerino, Perugia, Parma, Torino, Milano…).
Buon lavoro Francesco Petretti
Salve prof. Petretti,
mi chiamo Alessandro e mi sono appena laureato nella laurea magistrale in scienze biotecnologiche mediche veterinarie e forensi, indirizzo veterinario all’ Università di Perugia. Lavoro in ASL come Micologo, ma la passione per gli animali è comunque troppa, infatti ho conseguito la laurea magistrale per amore della ricerca in campo medico ma soprattutto veterinario.
Mi chiedevo se sa darmi qualche consiglio su come poter diventare zoologo o etologo, non tanto come professione in quanto ho già un contratto a tempo indeterminato nella ASL di Macerata, ma come passione e chissà magari un domani… Mi sa consigliare il percorso post laurea più adatto?
Grazie mille
Gentile Alessandro,
intanto complimenti per la laurea. E’ sempre un traguardo importante.
Tieniti stretto il tuo contratto e il tuo posto di lavoro , per due motivi:
- perchè oggi avere una posizione e una retribuzione soprattutto se collegate ai propri studi è un grande successo
- perchè le ASL hanno un ruolo importante anche nella conservazione e nella tutela della fauna selvatica.
Ho molti colleghi, veterinari in ASL, che svolgono lavori importanti per il controllo del bracconaggio o delle condizioni di popolazioni selvatiche di animali rari e minacciati. Cerca quindi di specializzarti sui grandi mammiferi (lupo, orso o ungulati) o sugli uccelli: gli aspetti veterinari e sanitari stanno diventando sempre più importanti. A Grosseto esiste un istituto zooprofilattico che si occupa ad esempio delle indagini sulla mortalità degli animali rari selvatici: potresti inviare il tuo curriculum e vedere se hanno bisogno di aiuto.
Ugualmente fai con parchi e riserve ( Sibillini per l’Umbria, ad esempio).
In bocca al lupo, con tanta simpatia per il lupo
Francesco Petretti
3 Commenti
Alessandro
Grazie Prof, gentilissimo come sempre, faro tesoro dei suoi consigli e soprattutto, Viva il lupo!
Emanuele
Salve prof. Petretti.
Premetto che la seguo in tv da parecchi anni.
Onde esser prolisso, vengo subito al punto.
Il mio quesito riguarda la cornacchia grigia. Mi chiamo Emanuele dalla Sardegna, e Sono un appassionato di ornitologia:sto realizzando un sito con le varie problematiche che riguardano alcune specie dell avifauna locale (sud sardegna, golfo di Cagliari). In particolare l’invasione della cornacchia grigia nella mia zona. Qui le cornacchie dominano in lungo e in largo il territorio. la voracità delle cornacchie grigie è risaputa e questa penso sia una causa della diminuzione delle altre specie. Il fatto che praticamente non hanno predatori è un dato da tener conto sulla sua (secondo me) dannosa espansione demografica. Aggiungiamo l’incuria umana con la presenza di rifiuti sparsi quà e là.E’ oltre tutto è un animale che dimostra un intelligenza sorprendente. E’ risaputo che se la catena alimentare si spezza si creano danni gravi agli ecosistemi, l’equilibrio si rompe e una o più specie rischiano l’estinzione. E’ qualche anno che studio le cornacchie grigie. Nidificano a poche 100mt dal mio giardino. E caso che mi preoccupa è che nidificano a poca distanza dai loro simili. Questo comportamento è confermato dalla particolare socialità che esse dimostrano. Potrei definirle quasi come facente parti di “gruppi familiari” che interagiscono tra di loro. In casi di pericolo…cibo..ecc..reagiscono in gruppo. Spesso la presenza di predatori quali i rapaci viene immeditamente segnalata e il mobing che fanno su di essi è qualcosa di unico tra i pennuti. un esemplare chiama altri esemplari della colonia e il gruppo, in base alla pericolosità del predatore,cresce di numero.. Quali categorie avifaunistiche presenti nel nostro territorio hanno un comportamento “sociale simile?” . Ecco perchè dico che la cornacchia grigia è un problema da tener sotto controllo. che ne pensa?
Cecilia
Salve, stò organizzando un regalo di laura per una mia amica che si sta laurenado in biologia evoluzionistica sul gatto selvatico, visto che di esperienza sul campo ne ha fatta ma non è mai abbastanza, sa se ci sono workshop o laboratori riguardo a questo tema. Grazie