ASPETTANDO LE CICALE…E I GRILLI

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ricevo da Antonietta e volentieri rispondo

 

Sono Antonietta,
da sempre ( se così si può dire) seguo Geo e qualunque altro documentario che riguardi la natura… da sempre ho amato la natura ( quando ero piccola mi piacevano le …cavallette!! mi sembravano elegantissime! ) e da sempre mi incanto a osservare la natura…
Da molti anni ho una piccola casa  in Calabria , precisamente nella campagna di Gerace, sullo Ionio.
Ebbene, tanti anni fa c’erano le cicale, ma tante cicale…, e tanto zelanti nel riempire lo spazio acustico del loro canto….che ci si doveva tappare le orecchie…. ( Una volta , quando finalmente è venuto il tramonto e le cicale si sono quietate, ho tirato un sospiro………ma…..finchè non hanno cominciato i grilli!!!!!!).-
Ahimè, da alcuni anni le cicale sembrano sparite! Non se ne sentono nemmeno nelle campagne più lontane! E così dicasi dei grilli!
Una quindicina di anni fa questo ‘podere’ ha subito l’oltraggio del rogo delle sterpaglie, con relativa ‘carbonizzazione’ degli ulivi…, ma adesso, circa dal duemila, ho fatto ripiantare l’uliveto e a ogni primavera la terra è arata e tenuta pulita.-
Le cicale , a quanto so, hanno un ciclo molto complesso,saranno stati quei roghi a influire sulla loro vita? ma come si fa a farle ritornare?
Qualche giorno fa le ho scritto un messaggio sullo stesso argomento, ma stante la mia scarsa dimestichezza con questo ……..’giocattolo’, non so se sono riuscita a farlo pervenire…-
Se mi dirà qualcosa in merito…….le serberò tutta la gratitudine!! Grazie –
Antonietta
Cara Antonietta,
anche a me piacciono molto le cicale: qui, a Roma, iniziano a cantare verso il 10 giugno . Nel 2013 erano moltissime, l’anno scorso (2014) pochissime. La loro popolazione segue dei cicli di alti e  bassi che dipendono da come è andata la riproduzione e soprattutto la sopravvivenza invernale delle fasi giovanili che stanno sottoterra e sbucano fuori proprio nel mese di giugno.
Le cicale hanno bisogno di terreni non disturbati dall’aratro e dal morgano, per cui nel suo uliveto lasci delle zone, alla base degli olivi, dove la terra non sia lavorata e le cicale possano svolgere il loro lungo ciclo sotterraneo.
Vedrà che torneranno.
Un cordiale saluto
Francesco Petretti

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