L’ultimo Zigole Capinero

dal mio Taccuino di campo, un giorno nelle “steppe” ( 24 giugno 2016) 

Era proprio una giornata da “steppe aride”: un caldo incredibile, il cielo bianco e soprattutto la sensazione di sospensione che si accompagna a queste improvvise ondate di calore.

Così, invece di cercare la  frescura del bosco di faggi, sono andato a filmare gli uccelli di steppa in quel territorio desolato che si estende nell’Alto Lazio.

In prevalenza campi di cereali, ma anche lembi di pascolo con ferule. In uno di questi, Steven Hueting, attento e valente birdwatcher olandese naturalizzato in Italia, mi aveva segnalato la presenza dello zigolo capinero.

L’ho trovato, ed eccolo qui. La foto, di scarsa qualità perchè ricavata dal viewfinder della telecamera, ritrae uno dei  due maschi che cantavano dalle ferule.

Gli ultimi zigoli capinero nel Lazio li avevo osservati nel 1986  nella zona di Tolfa che arriva in prossimità di Santa Marinella: lì c’erano anche calandre e monachelle, ma tutte e tre le specie sono ormai scomparse da La comunità ornitica di questo piccolo lembo laziale di steppa era completata dal calandro, dall’occhione, dalla sterpazzola di Sardegna, dalla calandra e dalla cappellaccia.

Niente calandrelle, niente averle: quest’anno proprio scomparse. Buon week end, mi concedo Villa Borghese al mattino presto: oggi era piena di rampichini, fiorrancini, pigliamosche, fringuelli, passeri mattugia.

Tutte famigliole con giovani appena usciti dal nido (Francesco Petretti)

 


 

 

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